Nastro Kapton
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Il Kapton è una pellicola poliimmide sviluppata dalla DuPont in grado di rimanere stabile in un'ampia gamma di temperature, dai -269 °C a +400 °C. Il Kapton è usato, tra le altre cose, nei circuiti stampati flessibili e nello strato esterno delle tute spaziali degli astronauti, progettate per garantire protezione termica e dalle micrometeoriti.
Il nome chimico del Kapton H e del Kapton HN è poli (4,4' – ossidifenilene-piromellitimide). È il prodotto di una reazione di condensazione tra la diamminae l'acido piromellitico, con liberazione di acqua. La sintesi del Kapton è un esempio dell'uso di una dianidride in una polimerizzazione a stadi. Il polimero intermedio, conosciuto come “acido poliamico”, è solubile a causa dei forti legami a idrogeno con il solvente polare di solito utilizzato nella reazione. La chiusura della catena, avviene ad alte temperature (200–300 °C).
Il Kapton è stato largamente impiegato come isolante nei cablaggi elettrici per aviazione civile e militare, come conseguenza della maggiore leggerezza in confronto con altri isolanti, a parità di caratteristiche di isolamento e resistenza a temperatura. In seguito, fu notato che il Kapton non era molto resistente allo stress meccanico tipico dell'impiego aeronautico, principalmente vennero individuati fenomeni di abrasione all'interno dei cablaggi dovuti alle vibrazioni. Come conseguenza, molti velivoli hanno dovuto subire ampie operazioni di manutenzione ai cavi e, a volte, è stato necessario sostituire l'intero sistema di cablaggi con isolante in kapton, in quanto il mancato isolamento elettrico causava dei corto circuiti.
Secondo un rapporto interno della NASA, "i cavi dello Space Shuttle erano schermati con un isolante noto come Kapton che ha teso a rompersi col tempo, provocando cortocircuiti e potenzialmente incendi".[1] Di contro, il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha definito il Kapton un buon supporto plastico per le vele solari, grazie alle sue caratteristiche di lunga durata nell'ambiente spaziale.[2]
Il Kapton è anche comunemente usato come materiale per finestre passanti per tutti i tipi di sorgenti di raggi x (macchine di luce di sincrotrone e tubi a raggi x), e per i rivelatori di raggi x. La sua alta stabilità meccanica e termica, così come la sua alta trasparenza ai raggi x, ne fanno il materiale più indicato per questi scopi. Inoltre, non risente dei danni da irraggiamento.[3] In questo modo può - almeno in quest'applicazione - sostituire il letale berillio.
Il nome chimico del Kapton H e del Kapton HN è poli (4,4' – ossidifenilene-piromellitimide). È il prodotto di una reazione di condensazione tra la diamminae l'acido piromellitico, con liberazione di acqua. La sintesi del Kapton è un esempio dell'uso di una dianidride in una polimerizzazione a stadi. Il polimero intermedio, conosciuto come “acido poliamico”, è solubile a causa dei forti legami a idrogeno con il solvente polare di solito utilizzato nella reazione. La chiusura della catena, avviene ad alte temperature (200–300 °C).
Il Kapton è stato largamente impiegato come isolante nei cablaggi elettrici per aviazione civile e militare, come conseguenza della maggiore leggerezza in confronto con altri isolanti, a parità di caratteristiche di isolamento e resistenza a temperatura. In seguito, fu notato che il Kapton non era molto resistente allo stress meccanico tipico dell'impiego aeronautico, principalmente vennero individuati fenomeni di abrasione all'interno dei cablaggi dovuti alle vibrazioni. Come conseguenza, molti velivoli hanno dovuto subire ampie operazioni di manutenzione ai cavi e, a volte, è stato necessario sostituire l'intero sistema di cablaggi con isolante in kapton, in quanto il mancato isolamento elettrico causava dei corto circuiti.
Secondo un rapporto interno della NASA, "i cavi dello Space Shuttle erano schermati con un isolante noto come Kapton che ha teso a rompersi col tempo, provocando cortocircuiti e potenzialmente incendi".[1] Di contro, il Jet Propulsion Laboratory della NASA ha definito il Kapton un buon supporto plastico per le vele solari, grazie alle sue caratteristiche di lunga durata nell'ambiente spaziale.[2]
Il Kapton è anche comunemente usato come materiale per finestre passanti per tutti i tipi di sorgenti di raggi x (macchine di luce di sincrotrone e tubi a raggi x), e per i rivelatori di raggi x. La sua alta stabilità meccanica e termica, così come la sua alta trasparenza ai raggi x, ne fanno il materiale più indicato per questi scopi. Inoltre, non risente dei danni da irraggiamento.[3] In questo modo può - almeno in quest'applicazione - sostituire il letale berillio.
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